Bulletin of the Atomic Scientists (Italiano)

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Il creazionismo “Intelligent Design” (IDC) è un successore del movimento della “scienza della creazione”, che risale agli anni 60. Il movimento IDC è iniziato a metà degli anni ’80 come un movimento antievoluzione che poteva includere creatori della terra giovane, della terra vecchia e progressisti; gli evoluzionisti teisti, tuttavia, non erano i benvenuti. Il movimento aumentò di popolarità negli anni ’90 con la pubblicazione di libri del professore di diritto Phillip Johnson e la fondazione nel 1996 del Center for the Renewal of Science and Culture (ora Center for Science and Culture). Il termine “intelligent design” fu adottato come sostituto di “creation science”, che fu giudicato rappresentare un particolare credo religioso nel caso della Corte Suprema Edwards contro Aguillard nel 1987.

I sostenitori dell’IDC di solito evitano riferimenti espliciti a Dio, cercando di presentare una patina di indagine scientifica secolare. I sostenitori dell’IDC hanno introdotto alcune nuove frasi nella retorica anti-evoluzione, come “complessità irriducibile” (Michael Behe: Darwin’s Black Box, 1996) e “complessità specificata” (William Dembski: The Design Inference, 1998), ma i principi fondamentali dietro queste frasi hanno una lunga storia negli attacchi creazionisti all’evoluzione. Alla base di entrambi questi concetti, e alla base della stessa IDC, c’è una visione teologica britannica dell’inizio del XIX secolo, l'”argomento del disegno”. L’essenza dell’argomento del disegno è che fenomeni altamente complessi (come la struttura dell’occhio dei vertebrati) dimostrano l’azione diretta della mano di Dio. I moderni sostenitori dell’ID tipicamente sostituiscono le strutture cellulari o subcellulari (come il motore del rotore del flagello di un batterio) per la complessità anatomica, ma fanno lo stesso argomento: la comparsa della complessità in natura categoricamente non può essere spiegata attraverso cause naturali; richiede la guida di un “agente intelligente”.

Seguendo l’esempio di Phillip Johnson, i promotori dell’IDC si concentrano meno sulla “dimostrazione” del creazionismo e più sul rifiuto dell’evoluzione e sulla ridefinizione della scienza per renderla più compatibile con la loro versione del cristianesimo. I sostenitori dell’IDC attaccano l’evoluzione come un modo per attaccare la scienza stessa, perché credono che sia il fondamento della filosofia materialista. Questa strategia è esplicitamente esposta in The Wedge, un documento di raccolta fondi del Center for Science and Culture che espone gli “Obiettivi di governo” del gruppo:

* Per sconfiggere il materialismo scientifico e la sua distruttiva eredità morale, culturale e politica.
* Sostituire le spiegazioni materialistiche con la comprensione teistica che la natura e gli esseri umani sono creati da Dio.

Anche se negli anni ’90 i sostenitori dell’IDC avevano incoraggiato l’insegnamento dell’ID nelle classi di scienze della scuola pubblica come alternativa all’evoluzione, nei primi anni 2000 hanno cambiato la loro strategia. Attualmente le IDC concentrano i loro sforzi nell’attaccare l’evoluzione. Sotto sembianze innocue come “libertà accademica”, “analisi critica dell’evoluzione”, o “insegnare i punti di forza e di debolezza dell’evoluzione”, gli IDC tentano di incoraggiare gli insegnanti ad insegnare agli studenti erroneamente che c’è una “controversia” tra gli scienziati sul fatto che l’evoluzione sia avvenuta. Le cosiddette “prove contro l’evoluzione” o “debolezze dell’evoluzione” consistono negli stessi tipi di argomenti a lungo screditati contro l’evoluzione che sono stati un punto fermo del creazionismo fin dagli anni ’20 e precedenti.

Links

  • Eugenie Scott dell’NCSE descrive il posto dell’IDC nel Continuum Creazione-Evoluzione.
  • Eugenie Scott dell’NCSE sulle pretese di statura scientifica dell’IDC.
  • Creationism’s Trojan Horse, un sito web per il libro dei professori Barbara Forrest e Paul Gross, che traccia la storia del movimento IDC.
  • “The Wedge at Work”, storia e analisi di Barbara Forrest del movimento ID
  • Il professor Ken Miller spiega il “disegno intelligente” (su You-Tube).
  • Intelligent Design? uno speciale della rivista Natural History, aprile 2002.
  • “Biological Design in Science Classrooms”, di Eugenie C. Scott e Nicholas J. Matzke (pdf)
  • La storia della scoperta del “Wedge Document”, raccontata dai protagonisti.
  • The Wedge Document
  • Il promotore dell’ID Paul Nelson descrive “Life in the Big Tent”.

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