Chelsea Manning tenta di uccidersi in carcere, dicono gli avvocati

Prima della sua attuale incarcerazione, la signora Manning ha scontato sette anni in una prigione militare, compresi 11 mesi di isolamento, dice la dichiarazione.

È stata originariamente condannata nel 2013 per aver fornito più di 700.000 file governativi a WikiLeaks, esponendo affari militari e diplomatici americani in tutto il mondo.

Il presidente Barack Obama è intervenuto nel suo caso nel 2017, commutando tutti i mesi, tranne quattro, della sua sentenza di 35 anni.

Durante il processo della signora Manning nel 2013, le testimonianze hanno mostrato che si era deteriorata, mentalmente ed emotivamente, durante il periodo in cui ha scaricato i documenti e li ha inviati a WikiLeaks. Allora conosciuta come Pfc. Bradley Manning, stava lottando con la disforia di genere in condizioni di stress straordinario e di isolamento mentre era dispiegata nella zona di guerra in Iraq.

L’anno scorso, il Dipartimento di Giustizia ha reso pubbliche le accuse penali contro il signor Assange, che era stato rintanato nell’ambasciata dell’Ecuador a Londra ma è stato arrestato. I procuratori inizialmente lo hanno accusato di un reato di cospirazione di hacking, per aver presumibilmente accettato di aiutare la signora Manning a decifrare una password che le avrebbe permesso di accedere a un sistema informatico militare con un nome utente diverso, e coprire le sue tracce.

Ma i procuratori hanno poi ampliato drasticamente il caso contro il signor Assange, presentando accuse contro di lui ai sensi della legge sullo spionaggio per aver sollecitato, ricevuto e pubblicato informazioni classificate – uno sforzo senza precedenti per considerare tali attività giornalistiche (una questione separata dal dibattito sul fatto che il signor Assange stesso conti come un giornalista) come crimini che sollevano nuove questioni di primo emendamento. Il signor Assange ha combattuto l’estradizione in un tribunale di Londra.

Il caso penale contro il signor Assange non coinvolge le sue azioni successive nella pubblicazione di email democratiche, rubate da hacker russi, durante la campagna presidenziale del 2016.

Sandra E. Garcia e John Ismay hanno contribuito alla segnalazione.

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