1. Nel 1800, non c’erano leggi formali contro l’aborto negli Stati Uniti, anche se il diritto comune suggeriva che il feto aveva dei diritti dopo un processo di “velocizzazione”.
2. Dieci stati approvarono leggi anti-aborto nel periodo 1821-1841. De facto c’erano molte eccezioni e l’applicazione era lasca.
3. L’aborto divenne un business completamente commercializzato negli anni 1840, e questo portò a una maggiore discussione pubblica della pratica. L’aborto infatti divenne una delle prime specialità mediche nella storia americana. Si crede che i tassi di aborto siano balzati nel periodo 1840-1870, e soprattutto a causa delle donne sposate.
4. Le compagnie farmaceutiche iniziarono a fornire i loro “rimedi” per l’aborto negli anni 1840 su una scala molto più ampia.
5. In questo periodo c’erano pochi dilemmi morali, almeno non espressi pubblicamente, sull’interruzione delle gravidanze nelle fasi iniziali. Questo avvenne più tardi nel 20° secolo.
6. Nel 1878, un gruppo di medici dell’Illinois stimò il tasso generale di aborto al 25%. In ogni caso durante questo periodo l’aborto era alla portata di molti più americani che non solo dei ricchi.
7. Diversi stati iniziarono a criminalizzare l’aborto durante gli anni 1850.
8. Il 1857-1880 vide l’inizio di una crociata dei medici contro l’aborto. Dal 1880, l’aborto era illegale nella maggior parte degli Stati Uniti, e questo avvenne in concomitanza con un aumento della professionalizzazione della professione medica. Queste politiche furono poi sostenute ed estese per tutto il 1880 e anche per l’inizio del ventesimo secolo.
9. Nel periodo 1860-1880, i medici riuscirono a trasformare l’opinione pubblica americana in modo significativo contro l’aborto. Gli omeopati li sostennero in questo.
Questo è tutto dal libro molto utile e leggibile Abortion in America: The Origins and Evolution of National Policy, di James C. Mohr.