Anche se è salita alla fama grazie soprattutto al suo aspetto, la superstar italiana Sophia Loren ha più che dimostrato le sue capacità di recitazione con una serie di successi internazionali e una vittoria dell’Oscar come migliore attrice. Ma quanti dei suoi titoli rimangono dei classici? In onore del suo compleanno, diamo un’occhiata a 15 dei suoi più grandi film, dal peggiore al migliore.
Nata nel 1934 a Roma, la Loren iniziò ad apparire in film sia nella sua nativa Italia che a Hollywood, comparendo in diversi titoli che giocavano più sulla sua incredibile bellezza che sulle sue capacità di attrice. Tutto cambiò con “Due donne” (1961), un emozionante dramma del neorealista italiano Vittoria De Sica che la proietta nel ruolo di una madre che protegge sua figlia dagli orrori della seconda guerra mondiale. Il ruolo le portò il plauso internazionale e la vittoria agli Oscar, ai BAFTA e al Festival di Cannes come migliore attrice, facendola diventare la prima interprete di un film in lingua straniera a vincere all’Academy. Ottenne ulteriori candidature all’Oscar e al Golden Globe per “Matrimonio all’italiana” (1964) di De Sica, che la vedeva opposta al suo frequente protagonista Marcello Mastroianni.
Anche se la sua produzione cinematografica si è ridotta dopo aver messo su famiglia con il produttore e marito Carlo Ponti, la Loren è apparsa di tanto in tanto nei film, ottenendo un Golden Globe per la sua interpretazione non protagonista in “Ready to Wear” (“Pret-a-Porter”) di Robert Altman nel 1994 e una nomination al SAG Ensemble per “Nine” (2009) di Rob Marshall. Ha vinto un Grammy nel 2004 per l’album per bambini “Prokofiev: Peter and the Wolf”, più un Oscar onorario nel 1991. Si è guadagnata un ulteriore Golden Globe per la sua interpretazione da protagonista in “It Started in Naples” (1960).
Visita la nostra galleria fotografica dei più grandi film della Loren, tra cui alcuni dei titoli sopra elencati, oltre a “El Cid” (1961), “Ieri, oggi e domani” (1963), “Un giorno speciale” (1977) e altri ancora.
– Testo originale e galleria pubblicati a settembre 2019.