In seguito all’incruenta Rivoluzione Gloriosa della Gran Bretagna, Maria, la figlia del re deposto, e Guglielmo d’Orange, suo marito, vengono proclamati sovrani congiunti della Gran Bretagna secondo il nuovo Bill of Rights.
Guglielmo, un principe olandese, sposò Maria, la figlia del futuro re Giacomo II, nel 1677. Dopo la successione di Giacomo al trono inglese nel 1685, il protestante William rimase in stretto contatto con l’opposizione al re cattolico. Dopo la nascita di un erede di Giacomo nel 1688, sette membri di alto rango del Parlamento invitarono Guglielmo e Maria in Inghilterra. Guglielmo sbarcò a Torbay nel Devonshire con un esercito di 15.000 uomini e avanzò verso Londra, senza incontrare alcuna opposizione da parte dell’esercito di Giacomo, che aveva disertato il re. A Giacomo fu permesso di fuggire in Francia e nel febbraio del 1689 il Parlamento offrì la corona congiuntamente a Guglielmo e Maria, a patto che accettassero la Carta dei Diritti.
La Carta dei Diritti, che limitava notevolmente il potere reale e ampliava il diritto costituzionale, garantiva al Parlamento il controllo delle finanze e dell’esercito e prescriveva la futura linea di successione reale, dichiarando che nessun cattolico romano sarebbe mai stato sovrano d’Inghilterra. Il documento affermava anche che gli inglesi possedevano alcuni diritti civili e politici inviolabili, un concetto politico che fu una grande influenza nella composizione della Bill of Rights statunitense, composta quasi esattamente un secolo dopo.
La Gloriosa Rivoluzione, l’ascesa di Guglielmo e Maria e l’accettazione della Bill of Rights furono vittorie decisive per il Parlamento nella sua lunga lotta contro la corona.
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