La bandiera italiana, la bandiera italiana, è conosciuta anche come Tricolore, cioè tricolore (verde, bianco e rosso).
Le sfumature di colore sono appunto:
Fern Green RGB(0-146-70), Hex (#009246)
Bright White RGB(241-242-241, Hex (#F1F2F1)
Flame Scarlet RGB(206-43-55), Hex (#CE2B37)
Oserei dire che noi italiani non siamo così affezionati alla nostra bandiera. Difficilmente si vedono bandiere sui davanzali o sui portici. Nella mia zona si vedono più spesso bandiere venete. Purtroppo posso solo confermare la voce che molti italiani si sentono italiani solo quando c’è di mezzo il calcio. Normalmente sentiamo un legame più profondo verso la nostra regione e la nostra città, credo. Io dico sempre: “Mi sento veneta più che italiana, e padovana più che veneta”. Questo non ha niente a che fare con la politica per me, è solo un legame sentimentale, un senso di appartenenza.
Comunque, durante la Coppa del Mondo ci sono discussioni e dibattiti sul momento giusto per esporre la bandiera italiana. C’è chi la espone subito, chi aspetta dopo i quarti di finale “per scaramanzia”, per evitare la sfortuna. Il mio amico Martino non può fare a meno di appendere il cosiddetto “bandierone” durante ogni partita della nazionale italiana di calcio, mentre la guardiamo in TV. Durante la partita, se le cose vanno bene, nessun problema.
Ma se qualcosa va male la gente comincia a lamentarsi. Allora lui cerca di spostarlo, perché non vuole metterlo via. Dice: “Non funziona, forse provo ad appenderlo alla finestra. No, aspetta. Pensi che sarebbe meglio sotto la TV? O magari lì!” e va su e giù per la stanza come un’anima persa stringendo il bandierone, mentre gli altri lo sgridano sempre: “Mettilo via, porta sfiga!” (mettilo via, porta sfiga!) e lui di solito risponde: “Non si può, non si può! Siete voi che non avete fiducia nel potere del bandierone!” (Non si può fare, non si può fare! Siete voi che non avete fiducia nel potere del bandierone! 😀
Ipotesi di origine della bandiera italiana
- Gli studenti di Bologna. Nel 1784 due studenti di Bologna tentarono una rivolta contro il dominio pontificio nella loro città. Scelsero come simbolo della loro ribellione la coccarda della rivoluzione francese, sostituendo il verde al blu (come simbolo di speranza). Tuttavia, alcuni studiosi pensano che questo non può essere riconosciuto come il primo uso dei colori italiani. Essi pensano che le intenzioni dei due studenti fossero solo legate alla loro zona e i colori furono scelti perché erano anche i colori di Bologna, più il verde. Inoltre, secondo qualcuno, il colore verde fu aggiunto solo per errore.
- La “lezione” francese. Un’altra teoria dice che fino all’arrivo dei francesi a Milano (1796) non ci sono prove dell’esistenza del Tricolore. Nell’ottobre 1796 Napoleone informò la Giunta Esecutiva della nascita della Legione Lombarda. Dovevano scegliere una bandiera rappresentativa, per essere riconosciuti sul campo di battaglia. Fu quindi scelta la bandiera sul modello di quella francese. Sul documento è riportato che i colori nazionali adottati sono il verde, il bianco e il rosso (probabilmente derivati dalla milizia della città di Milano). Per gli italiani non aveva ancora un significato “nazionale”.
Altri dati chiave
- Il 7 gennaio, 1797, Giuseppe Compagnoni, considerato il “Padre del Tricolore”, propose, mentre era a Reggio Emilia, di rendere quella bandiera universale. Ecco perché la bandiera italiana viene celebrata ogni anno il 7 gennaio con la Festa del Tricolore nella città di Reggio Emilia.
- Il 12 febbraio 1797 la bandiera venne sventolata e mostrata al pubblico per la prima volta a Modena.
- A quel tempo i colori erano disposti orizzontalmente. Solo nel maggio 1798 fu finalmente specificato che “la bandiera è costituita da tre bande parallele all’asta: verde, bianca e rossa”. Non era ancora la “bandiera italiana” come la conosciamo noi, ma solo quella della Repubblica Cisalpina (un’area che comprendeva approssimativamente Lombardia ed Emilia Romagna).
- Dopo la sconfitta di Napoleone nel 1814, il Tricolore fu abolito. Tuttavia, è rimasto nella memoria del popolo. Perciò fu innalzato più volte in diverse occasioni, soprattutto durante la rivoluzione del 1848 contro il dominio austriaco.
- Il Regno d’Italia viene proclamato solo nel 1861. La bandiera tricolore viene adottata ma presenta in aggiunta l’emblema della casa reale sabauda (uno scudo rosso con una croce bianca, bordata di blu).
- La Repubblica italiana nasce solo dopo la seconda guerra mondiale (2 giugno 1946). Fu allora che fu dichiarata la forma definitiva della bandiera italiana: tre bande verticali di uguali dimensioni con i colori verde, bianco e rosso.
Scrittori e storici hanno trovato un significato profondo nei tre colori. Alcuni di loro hanno collegato i colori al simbolismo cristiano delle tre virtù cardinali: speranza-verde, fede-bianco e carità-rosso. L’interpretazione più poetica (di solito insegnata ai bambini nelle scuole elementari) è del poeta Giosuè Carducci. Egli tenne questo discorso il 7 gennaio 1897 a Reggio Emilia per celebrare il 1° centenario del Tricolore:
“I colori della nostra primavera e della nostra terra, dal Cenisio all’Etna; le nevi delle Alpi, l’aprile delle valli, le fiamme dei vulcani. E subito quei colori hanno parlato agli animi generosi e gentili, con le ispirazioni e gli effetti delle virtù su cui risiede la patria. Bianco, una fede serena nelle idee che rendono l’anima divina nella costanza dei saggi. Verde, il perpetuo fiorire della speranza verso buoni risultati nella gioventù dei poeti. Rosso, la passione e il sangue dei martiri e degli eroi, e subito il popolo cantò alla sua bandiera che era la più bella di tutte, che voleva sempre lei e, con lei, la libertà.”