Joséphine de Beauharnais 1763-1814 (Italiano)

Rose Tascher de La Pagerie

Nata Marie-Joseph-Rose Tascher de La Pagerie da una famiglia stabilita in Martinica, venne in Francia a 16 anni per sposare un giovane ufficiale, Alexandre de Beauharnais, la cui famiglia era collegata alla sua. Ebbero due figli, un figlio, Eugène, nel 1781, e una figlia, Hortense, nel 1783. La coppia fu infelice e si separò

Joséphine, imperatrice dei francesi, Guillon-Lethière, Guillaume Guillon, 1807

© RMN-GP (Château de Versailles) / © Franck Raux

Dopo il ritorno in Martinica, le ripercussioni della Rivoluzione e una rivolta di schiavi la fecero tornare in Francia nell’ottobre 1790, dove tornò da suo marito, che era diventato membro e poi presidente del Club dei Giacobini e deputato dell’Assemblea Costituente. Tornò al servizio militare e divenne generale nel 1792, guidando l’Armata del Reno, prima di dimettersi e tornare a vivere nella sua proprietà. Fu arrestato lì nel marzo 1794. Fu poi trasferito alla prigione di Carmes, dove fu raggiunto da sua moglie in aprile, e poi a La Conciergerie. Fu ghigliottinato nel luglio 1795. Rose attese il suo turno, ma fu liberata con la caduta di Robespierre.

Un’imperatrice

Da vedova, senza reddito e con due figli, si arrangiava come poteva finché la sua amica Teresia Cabarrus, Barras, che divenne la sua protettrice, la presentò a un promettente generale, Napoleone Bonaparte. La sua grazia e il suo fascino conquistarono il suo cuore e lui la sposò con rito civile il 9 marzo 1796. Cominciò a chiamarla “Joséphine”. Lei lo seguì nella sua ascesa dal grado di generale a quello di primo console attraverso il colpo di stato del Brumaio (9-10 novembre 1799), poi imperatore dei francesi nel maggio 1804.

Nonostante sia diventata una moglie realizzata e imperatrice, non riuscì a generare un erede, cosa che indusse suo marito a divorziare da lei nell’interesse del paese nel 1809. Conserva il suo titolo di imperatrice e di regina e va a vivere nel castello di Malmaison, vicino a Parigi, e nel suo castello di Navarra in Normandia, dove si spegne il giorno di Pentecoste del 1814, poche settimane dopo l’abdicazione di Napoleone.

A Versailles ci sono pochi segni della memoria dell’imperatrice Joséphine. Nonostante i piani per permetterle di stare con l’imperatore al Trianon, i lavori di ristrutturazione dei due piccoli palazzi furono completati solo il giorno prima del nuovo matrimonio di Napoleone con l’arciduchessa d’Austria Maria Luisa. Quando divorziarono, l’imperatore lasciò Château de Malmaison interamente a Joséphine e cominciò a cercare una residenza alternativa. Trovò che il Grand Trianon offriva una buona soluzione, essendo di dimensioni simili e non lontano da Château de Malmaison.

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