Di Colin Barras
Andrea De Santis
Prima venne il cane, seguito da pecore e capre. Poi si sono aperte le porte: maiali, mucche, gatti, cavalli e un serraglio di uccelli e altre bestie hanno fatto il salto. Negli ultimi 30.000 anni circa, l’uomo ha addomesticato ogni sorta di specie per il cibo, la caccia, il trasporto, i materiali, per controllare i parassiti e per tenerli come animali domestici. Ma c’è chi dice che prima di addomesticare qualcuno di loro, abbiamo dovuto addomesticare noi stessi.
Promossa da Darwin e persino da Aristotele, l’idea dell’addomesticamento umano è stata da allora solo questo: un’idea. Ora, per la prima volta, i confronti genetici tra noi e i Neanderthal suggeriscono che potremmo davvero essere i cuccioli dei loro lupi feroci. Non solo questo potrebbe spiegare alcuni misteri di lunga data – compreso il motivo per cui i nostri cervelli sono stranamente più piccoli di quelli dei nostri antenati dell’età della pietra – alcuni dicono che è l’unico modo per dare un senso a certe stranezze dell’evoluzione umana.
Riscrivere l’evoluzione umana
Gli ultimi anni sono stati segnati da una serie di scoperte davvero notevoli con enormi implicazioni per la nostra vera origine. Scoprite le ultime notizie e gli approfondimenti in questo rapporto speciale
Una delle principali scoperte su ciò che accade quando le bestie selvatiche vengono addomesticate proviene da un notevole esperimento iniziato nel 1959, nella Siberia sovietica. Lì, Dmitry Belyaev prese delle volpi relativamente selvatiche da un allevamento di pellicce estone e le allevò. In ogni nuova cucciolata, sceglieva gli animali più cooperativi e li incoraggiava ad accoppiarsi. Gradualmente, le volpi cominciarono a comportarsi sempre più come animali domestici. Ma non fu solo il loro comportamento a cambiare. Le volpi addomesticate avevano anche un aspetto diverso. …