L’investigatore di Scotland Yard (1945)

Mi è piaciuto molto questo giallo di serie B. C. Aubrey Smith è un buon eroe, anche se all’epoca aveva ottant’anni. Aveva sempre un’aria di autorità e non mancava mai di essere divertente. Il suo aspetto e i suoi modi di fare fanno pensare ad una parodia, e infatti è stato spesso caricaturale. Ma era accattivante e spiritoso, e molto divertente da guardare. Fuori dallo schermo, era famoso come membro di spicco della “Colonia Britannica” a Hollywood, negli anni 30 e 40, e come leader dell’Hollywood Cricket Club.
Calori anche per Erich Von Stroheim. Cosa si può dire di più su di lui? Era un regista meraviglioso e anche un attore ipnotizzante. È riuscito ad elevare un certo numero di film a basso costo, ed era meraviglioso anche nei film di serie A. Pensate a “Cinque tombe al Cairo” e “Viale del tramonto”, per esempio. Il suo personaggio in quest’ultimo film è inquietante ma simpatico, un tipo che ha interpretato spesso e bene. Non mi stanco mai di guardarlo. Spesso masticava la scena, ma sempre in un modo così divertente che bisognava perdonarglielo.
Questo è uno sforzo di Repubblica abbastanza buono. È ben scritto e mantiene l’interesse. Una cosa che mi piace molto del film è l’uso di molti famosi attori di Hollywood. Forrester Harvey, che ha spesso interpretato tipi umoristici di cockney, qui ha più tempo sullo schermo del solito. E fa un buon lavoro nel ruolo del losco mercante d’arte. Idem per sua moglie Doris Lloyd, che ha fatto uno zilione di film. La moglie di C. Aubrey è interpretata da Eva Moore, che era la sorella inquietante, Rebecca Femm, nel classico di James Whale, “The Old Dark House”. Qui interpreta una signora dell’alta società, ed è difficile credere che sia la stessa attrice di quel film precedente. Si possono anche riconoscere Billy Bevan, Victor Varconi, Georges Metaxa, e una serie di facce che compaiono in molti film degli anni 30 e 40. Questo era il bello della vecchia Hollywood: c’erano così tanti eccellenti attori caratteristi a disposizione degli studios. Aggiungevano sempre quel qualcosa in più ai film, e il pubblico amava vederli. Provate ad immaginare i classici di quell’epoca senza di loro.
Per gli amanti del mistero e i fan dei caratteristi dell’epoca dello studio system, questa è una gemma di un film.

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