Il lettore familiare con la letteratura sui borderline può vedere una corrispondenza tra alcuni dei nostri risultati Rorschach MPD/DD e le caratteristiche tipiche dei borderline. In particolare, entrambi i gruppi ragionano e vedono gli altri in modo insolito ma non psicotico e dimostrano alcune difficoltà nell’integrazione degli affetti. D’altra parte, il gruppo MPD/DD esibisce molti attributi che contraddicono le previsioni che si farebbero da una prospettiva borderline, e che supportano l’affermazione di Kluft che la maggioranza di questi pazienti ha un sistema di personalità più complesso e strutturato. Piuttosto che tenere atteggiamenti troppo semplificati, sono in sintonia con le sottigliezze dell’esperienza. Il loro stile di personalità generalmente introverso riflette una capacità di interiorizzazione, di organizzazione ideativa dell’ansia, di presa di distanza analitica da se stessi, e di visione e relazione con gli altri in modo complesso ed empatico. Per tornare alla nostra metafora dell’esploratore, possiamo concludere che il concetto di personalità borderline ci dà una visione troppo ampia e sfocata del terreno del MPD/DD. Manca il livello di specificità necessario per descrivere i fenomeni del test che appaiono su questi Rorschachs MPD/DD. Le istruzioni speciali del test, le valutazioni del comportamento dei fenomeni dissociativi extra-test, e le domande sul processo post-test ci permettono di vedere che, sebbene a livello grossolano certe vulnerabilità assomiglino alle caratteristiche borderline, i processi sottostanti questi fenomeni sono abbastanza distinti. Inoltre, esistono anche aree inaspettate di forza e maturità. Questi risultati suggeriscono che non stiamo vedendo un arresto dello sviluppo, ma piuttosto, stiamo vedendo i segni di ciò che gli psicologi dello sviluppo chiamano uno sviluppo “strano”, cioè, un percorso di sviluppo atipico creato da interazioni insolite con il mondo. Può essere che gran parte della difficoltà nello stabilire la validità dei criteri del test BPD sia stata dovuta all’inclusione inconsapevole di pazienti con DD all’interno di questi studi. Se è così, la distinzione tra caratteristiche dei test borderline e dissociativi porterà a studi più accurati e raffinati su entrambi i gruppi. Il concetto di PTSD è stato una dimensione particolarmente utile per chiarire i fenomeni dei test MPD. Mentre indaghiamo ulteriormente i punti in comune e le differenze all’interno del continuum MPD/DD, sarà interessante esaminare in che modo la gravità del PTSD di questi pazienti è correlata alle loro caratteristiche di personalità, ai modelli dei sintomi e alla risposta al trattamento. La forza della valutazione psicologica è stata a lungo la sua capacità di descrivere l’organizzazione dei processi psicologici per ottenere una conoscenza dettagliata dell’individuo. Come tale, nelle mani di clinici ben addestrati, la valutazione psicologica è stata uno degli strumenti più potenti per prevedere l’esito del trattamento a lungo termine.(ABSTRACT TRUNCATED AT 400 WORDS)