Le origini del sistema dei parchi nazionali degli Stati Uniti
Come gli Stati Uniti hanno espanso i loro territori verso ovest all’inizio e alla metà del 19° secolo, gli americani si sono avventurati ad esplorare quelle vaste terre inesplorate che si estendevano fino all’Oceano Pacifico. La spedizione di Lewis e Clark del 1804-06 e le successive incursioni di gruppi organizzati e di individui riportarono storie di notevoli meraviglie che erano state viste in Occidente, luoghi che furono poi designati come Yellowstone (nel Wyoming, Idaho e Montana), Yosemite (nella Sierra Nevada in California), il Grand Canyon (in Arizona) e molti altri. Un numero crescente di persone, in particolare il naturalista e conservazionista John Muir, cominciò a chiedere al governo federale di proteggere questi luoghi panoramici dallo sfruttamento.
Nel 1871 una spedizione nella regione di Yellowstone guidata da Ferdinand V. Hayden e sponsorizzata dalla U.S. Geological Survey includeva il fotografo William Henry Jackson e il pittore Thomas Moran. Al ritorno della spedizione in Oriente, le immagini di Jackson di Yellowstone e, specialmente, una serie di spettacolari dipinti di grandi dimensioni del Grand Canyon di Yellowstone e di altre meraviglie eseguite da Moran affascinarono il pubblico americano. L’anno seguente il Congresso autorizzò la creazione di Yellowstone come primo parco nazionale del paese – e quello che è generalmente considerato come il primo parco del mondo. (Alcuni naturalisti e altri hanno sostenuto che ci sono prove che indicano che la creazione di Yellowstone è stata preceduta dalla creazione del Parco Nazionale del Monte Bogd Khan in Mongolia, che potrebbe risalire già al 1778.)
Il Congresso istituì più di una dozzina di nuovi parchi nazionali nei decenni successivi, tra cui Yosemite (1890), Crater Lake (1902) e Glacier (1910). Ciononostante, John Muir e altri continuarono ad esprimere la preoccupazione che quei luoghi e altri siti di bellezza paesaggistica non fossero adeguatamente conservati. Muir ebbe l’opportunità di esporre il suo caso direttamente al presidente degli Stati Uniti Theodore Roosevelt – che era egli stesso un avido naturalista ed entusiasta delle attività all’aperto – quando i due si accamparono insieme nello Yosemite nell’estate del 1903. Tre anni dopo il Congresso approvò l’Antiquities Act del 1906, che diede al presidente l’autorità di preservare le terre federali designandole come monumenti nazionali. Roosevelt proclamò presto il primo monumento, la Devils Tower, e nei successivi 10 anni ne furono proclamati più di 30, circa la metà del totale da Roosevelt.