Quando è diventata una nazione l’Italia?

Primi tempi

L’attuale Italia divenne uno stato sovrano il 17 marzo 1861, durante il Risorgimento, un movimento politico che unificò i paesi della penisola italiana in un’unica nazione, l’Italia. Durante il regno dell’Impero Romano, la penisola italiana era tra le province imperiali sotto il dominio dei Romani. Tuttavia, dopo la caduta dell’Impero Romano nel V secolo, tutti gli stati della penisola italiana divennero soggetti alle più grandi lotte di potere europee.

L’Italia fu poi frammentata dalla supremazia transitoria dei conquistatori europei feudali dall’est, dei musulmani dal sud, dei tedeschi e dei normanni dal nord. L’epoca d’oro dell’Italia non durò a lungo, poiché la Francia invase gli stati indipendenti del nord Italia, portandoli al collasso. Questo mise in scena le Guerre Italiane del XV e XVI secolo, in cui Spagna e Germania invasero Roma. Quando le guerre italiane finirono nel 1559, tre stati italiani ottennero la loro indipendenza ma caddero sotto il dominio francese fino al 1680, e poi sotto quello spagnolo fino al 1713.

Come diverse nazioni si contendevano la preminenza in Italia, lo Stato Pontificio sviluppò una zona di influenza nell’Italia centrale, sfidando il dominio dell’Impero Romano. Le città del nord si ribellarono al dominio romano e si divisero per diventare città governate in modo indipendente. Entro la fine del XVIII secolo, l’Italia settentrionale e centrale si svilupparono in potenze notevoli, mentre il sud sperimentò le lotte di potere tra Francia, Spagna e Austria.

L’Italia moderna

Nel 1792, i francesi hanno annesso la penisola italiana, eliminando tutti i vecchi stabilimenti e i resti del dominio feudale. Questa annessione unì molti degli stati italiani e impose un governo repubblicano che durò solo per un breve periodo fino a quando i francesi furono cacciati dall’Austria nel 1796. Tuttavia, le guerre napoleoniche che iniziarono nel 1796 portarono all’unificazione dell’Italia nella Repubblica Italiana, che fu poi chiamata Regno d’Italia sotto la Repubblica Francese. L’era napoleonica terminò dopo la sconfitta di Napoleone nel 1814 e la divisione del regno in otto regioni sotto il dominio straniero.

L’unificazione

Nel 1815, il movimento risorgimentale iniziò sotto la guida di Mazzini Giuseppe e Garibaldi Giuseppe, che guidarono con successo un piccolo esercito conosciuto come i Mille. L’esercito riuscì a conquistare varie città e a portarle sotto il dominio del re Emanuele II. Nonostante sia stato un processo lungo e complesso, il Risorgimento portò all’unificazione dei vari stati della penisola italiana nel 1861, quando il parlamento nazionale dichiarò l’Italia un regno con re Emanuele II come suo sovrano. Venezia e Roma non si unirono inizialmente al regno, ma si unirono nel 1870 quando l’esercito francese lasciò la regione durante la guerra franco-prussiana.

L’Italia nel XXI secolo

Oggi l’Italia è la settima economia mondiale, sostenuta dalle più grandi industrie metallurgiche e ingegneristiche del mondo. Grazie alla sua posizione sulle Alpi e la penisola italiana, l’Italia ha alcuni dei paesaggi più scenografici del mondo e attrae milioni di turisti ogni anno. Nonostante le turbolenze storiche della politica italiana, il paese vanta una grande economia ed è un leader dell’Unione Europea.

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