Sacco vitellino

Contenuto nella cavità dell’utero visto a circa 5 settimane di età gestazionale tramite ecografia ostetrica.

Colorato artificialmente, mostrando sacco gestazionale, sacco vitellino ed embrione (misura 3 mm come distanza tra i segni +).

Il sacco vitellino è il primo elemento visto all’interno del sacco gestazionale durante la gravidanza, di solito a 3 giorni di gestazione.

Il sacco vitellino è situato nella parte anteriore (ventrale) dell’embrione; è rivestito da endoderma extra-embrionale, all’esterno del quale si trova uno strato di mesenchima extra-embrionale, derivato dall’epiblasto.

Il sangue viene convogliato alla parete del sacco vitellino dall’aorta primitiva e dopo aver circolato attraverso un plesso capillare a maglie larghe, viene restituito dalle vene vitelline al cuore tubolare dell’embrione. Questo costituisce la circolazione vitellina, che nell’uomo serve come luogo di ematopoiesi. Prima che la placenta si formi e possa subentrare, il sacco vitellino provvede al nutrimento e allo scambio di gas tra la madre e l’embrione in via di sviluppo.

Alla fine della quarta settimana, il sacco vitellino presenta l’aspetto di una piccola apertura a forma di pera (tradizionalmente chiamata vescicola ombelicale), nel tubo digerente tramite un tubo lungo e stretto, il dotto vitellino. Raramente, il sacco vitellino può essere visto nel post parto come un piccolo corpo di forma un po’ ovale il cui diametro varia da 1 mm a 5 mm; è situato tra l’amnios e il corion e può trovarsi sopra o a una distanza variabile dalla placenta. Un sacco vitellino esterno residuo non ha alcun significato clinico.

  • Diagramma che mostra il primo stadio osservato dell’ovulo umano.
    1 – Cavità amniotica
    2 – Stagno del tuorlo
    3 – Corion

  • Diagramma che illustra la prima formazione dell’allantoide e la differenziazione del corpo-corion.
    1 Cavità amniotica
    2 Peduncolo corporeo
    3 Allantoide
    4 Zucca
    5 Corion

  • Diagramma che mostra la fase successiva dello sviluppo allantoideo con inizio della costrizione della zucca.
    1 Cuore
    2 Cavità amniotica
    3 Embrione
    4 Fusto
    5 Villi placentari
    6 Allantoide
    7 Tuorlosac
    8 Corion

  • Diagramma che illustra una fase successiva dello sviluppo del cordone ombelicale.
    1 Villi placentari
    2 Sacco vitellinosacco
    3 Cordone ombelicale
    4 Allantois
    5 Cuore
    6 Tubo digerente
    7 Embrione
    8 Cavità amniotica

Di norma il dotto subisce una completa obliterazione entro la 20° settimana, poiché la maggior parte del sacco vitellino è incorporato nel tratto gastrointestinale in via di sviluppo, ma in circa il due per cento dei casi la sua parte prossimale persiste come un diverticolo dell’intestino tenue, il diverticolo di Meckel, che si trova circa 60 cm prossimalmente alla valvola ileocecale, e può essere attaccato da un cordone fibroso alla parete addominale all’ombelico.

A volte si vede un restringimento del lume dell’ileo di fronte al sito di attacco del dotto.

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