Sistema numerico, uno qualsiasi dei vari insiemi di simboli e le regole per usarli per rappresentare i numeri, che sono usati per esprimere quanti oggetti sono in un dato insieme. Così, l’idea di “unità” può essere rappresentata dal numero romano I, dalla lettera greca alfa α (la prima lettera) usata come numero, dalla lettera ebraica aleph (la prima lettera) usata come numero, o dal moderno numero 1, che è di origine indù-araba.
Segue una breve trattazione dei sistemi numerali. Per ulteriori discussioni, vedi Numeri e sistemi numerali: Sistemi numerali.
Molto probabilmente il più antico sistema di simboli scritti nell’antica Mesopotamia era un sistema di simboli per i numeri. I sistemi numerali moderni sono sistemi di valori di luogo. Cioè, il valore del simbolo dipende dalla posizione o dal posto del simbolo nella rappresentazione; per esempio, il 2 in 20 e 200 rappresenta due decine e due centinaia, rispettivamente. La maggior parte dei sistemi antichi, come i sistemi numerici egiziano, romano, ebraico e greco, non avevano una caratteristica posizionale, e questo complicava i calcoli aritmetici. Altri sistemi, tuttavia, tra cui quello babilonese, una versione di quello cinese e di quello indiano, così come il sistema maya, impiegavano il principio del valore di luogo. Il sistema numerico più comunemente usato è il sistema numerico posizionale decimale, il decimale si riferisce all’uso di 10 simboli – 0, 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9 – per costruire tutti i numeri. Questa fu un’invenzione degli indiani, perfezionata dall’Islam medievale. Altri due sistemi posizionali comuni sono usati nei computer e nelle scienze informatiche: il sistema binario, con i suoi due simboli 0, 1, e il sistema esadecimale, con i suoi 16 simboli 0, 1, 2,…, 9, A, B,…, F.