Domenicos Theotokopoulos- El Greco – Pittore cretese


Domenikos
Theotokopoulos
Grande pittore famoso come “EL GRECO”
(Fodele Iraklion Creta 1541 – Toledo Spagna 1614)

Domenikos Theotokopoulos, è nato a Fodele, un villaggio vicino a Iraklion nell’isola di Creta, verso il 1541. È cresciuto in un ambiente idilliaco, un burrone in cui scorre un fiume tra boschetti e grandi piante. In un tale ambiente si è formato il suo carattere e le sue idee artistiche. Forse la piccola chiesa bizantina della “Vergine Maria”, lo ispirò a trattare temi religiosi e oggetti sacri, e ad esprimere i suoi sentimenti attraverso tale lavoro.
Più tardi nel monastero di Santa Caterina a Candia (Iraklion), fu accuratamente formato, dai frati del Sinai, nella tradizione bizantina della pittura di icone e cadde sotto l’influenza della scuola cretese, e fu qui che si formò il suo stile espressivo.

Nel 1566, all’età di 25 anni, già considerato come un “maestro pittore”, Theotokopoulos lasciò Creta, per cercare orizzonti più ampi, e migliore fortuna.
Prima tappa fu Venezia. (A quel tempo Creta faceva parte dell’impero veneziano). Rimase a Venezia per circa quattro anni e completò la sua formazione artistica vicino a Tiziano e ai grandi pittori dell’Alto Rinascimento come Tintoretto, Veronese e Bassano.

La tappa successiva fu Roma, verso il 1570 dove lavorò all’architettura e alla scultura e incontrò artisti famosi. Sentì, però, che le opportunità non erano adatte al suo talento e come un “eterno esule” partì per la Spagna.

A Madrid, lavorò per il re spagnolo Filippo II nella decorazione del Palazzo dell’Escorial. La sua idea di arte e la sua interpretazione dei temi non furono pienamente comprese da Filippo, e così nel 1577 Theotokopoulos andò a Toledo.

A Toledo, che a quel tempo era il più grande centro religioso e spirituale della Spagna, Theotokopoulos venne a lavorare al santuario di Santo Domingo el Antigono.
Amava Toledo come sua seconda patria, e nel 1584, decise di stabilirvisi definitivamente.
Anche se non la sposò mai, qui trovò Dona Jeronima de la Cuevas, la donna che amò e rispettò, ed ebbe con lei un figlio, Jorge- Manuel.
A Toledo il suo genio entrò in piena fioritura, e Theotokopoulos visse lì lavorando fino alla sua morte nel 1614.

La sua arte

L’arte del Greco è il prodotto sia del suo tempo che del suo genio.
Le correnti artistiche e i luoghi che ha visitato si riflettono nelle sue opere. È più difficile delineare con precisione l’influenza della scuola cretese nella sua opera. È certo che si è formato nell’arte dell’icona nello stile cretese ma le sue opere mostrano più chiaramente una dipendenza assoluta della scuola veneziana del XVI secolo.
L’influenza di Tiziano è evidente e c’è anche un forte debito verso Tintoretto, il cui stile anti naturalistico, soprattutto, nel trattare la figura umana, influenzò profondamente El Greco.
Senza esagerare si può stimare il numero delle opere di El Greco a circa 500.
Ci sono alcuni paesaggi e alcuni ritratti, ma la stragrande maggioranza sono di temi religiosi:
“Assunzione”, “Santa Trinità”, “San Giovanni Evangelista”, “San Sebastiano”, “Santi Pietro e Paolo”, “Cristo che abbraccia la croce”, “Resurrezione”, “Annunciazione”, “Sant’Andrea”, “Pentecoste”. Andrea”, “Pentecoste”, “Battesimo di Cristo”
I più illustri dei suoi dipinti sono “Sepoltura del Conde de Orgaz”, “El Espolio”, “Martirio di San Maurizio”, “Laocoonte”, “La morte di San Pietro e Paolo”. Maurice”, “Laocoonte”, “Visione dell’Apocalisse” e “Veduta di Toledo”.


La Sacra Famiglia con Annand St. John.
Museo di Santa Cruz(Toledo 1585)

San Giovanni con Cristo.(dettaglio)
Toledo 1597-1599

Cristo in croce.
Museo del Louvre

Toledo ha dato al pittore nostalgico l’ambiente tranquillo e idilliaco che cercava. Gli ricorda la sua terra natale e gli dà la possibilità di esprimere il suo temperamento mistico. Egli esprime la sua nostalgia e il suo dolore attraverso toni scuri. I richiami alla memoria lo portano a dipingere infinite variazioni del paesaggio in cui è nato, espresse con uno stile iperbatico della scuola cretese, solitario, unico, del tutto suo, ma senza seguaci.

Soprattutto, si esprime attraverso il colore. Passa gradualmente dai toni caldi che i suoi contemporanei prediligevano ad una tavolozza fredda di toni verdi – azzurri con riflessi lunari. Il colore freddo, la luce dura, il pennello libero servono a mettere in evidenza il contenuto più profondo della sua opera e a distinguerlo dagli altri pittori del Rinascimento e del Manierismo.
Generalmente, il suo lavoro potrebbe essere riassunto come manieristico, ma la sua pittura successiva diventa sempre più espressionista; in questo è visto come un precursore della pittura moderna.

Al momento della sua morte il suo patrimonio comprendeva 115 dipinti, 15 schizzi e 150 disegni.
Le uniche opere di El Greco che sono oggi esposte a Creta, al Museo Storico di Creta, sono due dipinti: Il Battesimo di Cristo (1567) e Vista del Monte Sinai e il Monastero di Santa Caterina (1570).
El Greco: Il film
Basato sul romanzo biografico romanzato, El Greco: o Zografos tou Theou (El Greco: the Painter of God), di Dimitris Siatopoulos, è uscito nel 2007, diretto da Yannis Smaragdis e scritto da Jackie Pavlenko. Il cast principale comprende importanti attori greci recenti come Lakis Lazopoulos, Dimitra Matsouka e Dina Konsta, e include attori popolari del cinema greco degli anni ’60 come Sotiris Moustakas† e Katerina Helmi, che, insieme a Juan Diego Botto, Laia Marull e altri, circondano il protagonista, Nick Ashdon, che ritrae El Greco. (Da Wikipedia, l’enciclopedia libera)
La colonna sonora è stata composta da Vangelis (Evangelos Odysseas Papathanassiou).
El Greco: The Movie (2007) trailer No.1

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