Questo saggio di Sufjan Stevens è gay o su Dio?

Un paio di settimane fa, Sufjan Stevens è emerso in silenzio con due nuovi brani, “Love Yourself” e “With My Whole Heart”. Il doppio singolo è arrivato come preludio al Mese dell’Orgoglio, un’affermazione sottolineata dalla sua copertina color arcobaleno. Il nostro Sufjan non è mai stato espressamente aperto sulla sua sessualità al di fuori dei suoi testi (ecco a voi, “Predatory Wasp of the Palisades”), portando i fan a speculare spesso amorevolmente se le sue canzoni siano gay o su Dio.

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Questa mattina, ha raddoppiato l’intenzione di “Love Yourself” in un saggio pubblicato sul suo Tumblr, che si legge come la sua dichiarazione più aperta finora. Nelle prime due frasi del blog, cita sia RuPaul che Gesù Cristo. “Per amare te stesso, devi conoscere te stesso. E per conoscere te stesso, devi amare te stesso”, scrive. “L’amore… deve durare, deve evolversi, deve espandersi, deve nascere di nuovo”.

La teoria di Sufjan è che “il fallimento nell’amare è un fallimento nell’essere se stessi, un fallimento nell’essere umani”, e che il concetto di odio per se stessi deriva da quando Adamo ed Eva hanno inizialmente ceduto alla tentazione. “È stupefacente quanto il nostro mondo continui ancora a insegnarci a provare vergogna”, scrive. “Per il colore della nostra pelle. Per la nostra povertà. Per la nostra ricchezza. Per la nostra educazione. Per la nostra religione. Per il nostro privilegio. Per il nostro bisogno speciale. Per la nostra sessualità. Per essere nudi in un giardino”.

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