Descrizione
Il test anti-fattore Xa è progettato per misurare i livelli plasmatici di eparina (UH e LMWH) e per monitorare la terapia anticoagulante. L’eparina è una miscela di glicosaminoglicani (mucopolisaccaridi solfatati) caricati negativamente che hanno proprietà anticoagulanti dovute alla loro interazione con l’anticoagulante naturale antitrombina. Questa interazione porta al cambiamento conformazionale dell’antitrombina, aumentando il tempo della sua attività anticoagulante di diverse volte. L’effetto anticoagulante dell’antitrombina deriva dalla sua inattivazione di certi fattori di coagulazione, per la maggior parte IIa e Xa, per scissione enzimatica (serina proteasi).
Sono disponibili due preparazioni di eparina – l’HH e la LMWH.
L’HUH contiene molecole di eparina con un’ampia gamma di peso molecolare (3.000-30.000 Dalton).
LMWH è preparato da UH tramite filtrazione e depolimerizzazione enzimatica o chimica. La LMWH contiene solo polimeri di peso molecolare minore (peso molecolare medio di 5.000 Dalton, che equivale approssimativamente a polimeri di 17-18 monosaccaridi, compresa la specifica sequenza di pentasaccaridi richiesta per il legame all’antitrombina). Mentre il legame specifico della LMWH (pentasaccaride specifico) all’antitrombina è sufficiente per l’inattivazione del fattore Xa, il legame aspecifico di catene polisaccaridiche più lunghe (>18 monosaccaridi) è richiesto per l’inattivazione della trombina. Pertanto, la LMWH inibisce più specificamente la coagulazione inattivando il fattore Xa più dell’UH. LMWH inibisce anche la trombina (fattore IIa); tuttavia, questo dipende dalla proporzione di componenti a più alto peso molecolare.
Indicazioni/Applicazioni
Il dosaggio del fattore Xa è indicato per monitorare gli effetti anticoagulanti. Il monitoraggio della terapia anticoagulante è richiesto per la somministrazione endovenosa ma non è essenziale per la terapia sottocutanea.
Per il monitoraggio della LMWH, il test anti-Xa gioca un ruolo essenziale poiché è l’unico test offerto a questo scopo, dato che la LMWH ha un effetto minimo sul PTT. Inoltre, il test anti-Xa è la metodologia più accurata per il monitoraggio dell’UH, soprattutto in presenza di un inibitore circolante o quando il PTT di base è già prolungato (come nel deficit del fattore XII).
Eparina non frazionata
La risposta anticoagulante con l’eparina è meno prevedibile che con la LMWH (legame aspecifico alle proteine plasmatiche, alle cellule endoteliali e ai monociti). Il monitoraggio è indicato se viene somministrata una dose superiore a quella profilattica.
Eparina a basso peso molecolare
La risposta anticoagulante con LMWH è più prevedibile che con l’eparina (meno legame aspecifico). Il monitoraggio è indicato se la LMWH viene somministrata a pazienti con disfunzioni renali, a quelli agli estremi di peso, ai neonati, alla donna incinta, o a pazienti ad alto rischio di trombosi/emorragia, così come se viene usata per un periodo prolungato.
Considerazioni
Se il campione raccolto è emolizzato, itterico o lipemico, interpretare i risultati con cautela. Emolisi, bilirubina e lipidi possono interferire con il test cromogenico.
Il test anti-Xa è adatto per monitorare fondaparinux e danaparoid se viene utilizzata la curva standard appropriata.
Il solfato di protamina è inefficace per invertire l’effetto anticoagulante della LMWH.
Nel monitoraggio dell’UH, il test anti-Xa (test cromogenico) non è influenzato dalla reazione in fase acuta (fattore VIII elevato, fibrinogeno), diversamente dal test PTT. Il test anti-Xa non è inoltre influenzato da carenze di fattori, ad eccezione della carenza di antitrombina (la concentrazione di eparina è sottostimata) se il reagente non contiene antitrombina.