Il fulcro del Mob Museum è l’aula del secondo piano, che fu il luogo di una delle quattordici udienze del Comitato nazionale Kefauver per smascherare il crimine organizzato tenutesi nel 1950 e 1951. Il museo ha anche acquisito il muro di mattoni dove ha avuto luogo il massacro di San Valentino. Altre mostre si concentrano sulla violenza della mafia, sulle operazioni di scrematura dei casinò e sulle intercettazioni da parte delle forze dell’ordine. Nel 2018, una nuova mostra chiamata “Organized Crime Today” è stata aggiunta al primo piano dopo un’importante ristrutturazione.
Il tour autoguidato inizia al terzo piano dove è esposto il muro del Massacro di San Valentino, accessibile con l’ascensore o le scale, e si snoda fino al secondo e al primo piano. I visitatori possono vedere un filmato sulla storia del crimine organizzato (a partire dall’epoca del proibizionismo). La parte principale della mostra consiste in foto legate alla mafia con didascalie che spiegano il significato delle particolari immagini, ma anche a quali individui/eventi erano collegate.
Il museo offre una vasta gamma di sezioni tematiche che affrontano il coinvolgimento della mafia in attività illegali come il gioco d’azzardo, droga, prostituzione o contrabbando e gli sforzi delle forze dell’ordine per contrastare ed eliminare queste operazioni criminali. Inoltre il visitatore è in grado di vedere del materiale inquietante, altrimenti raramente accessibile, per esempio le fotografie delle vittime dei più famosi omicidi attribuiti alla mafia (appropriatamente chiamate “Mob’s Greatest Hits”; queste sono di natura piuttosto grafica, perché mostrano i veri cadaveri dei defunti), così come le immagini e le brevi biografie dei personaggi più popolari e famigerati dei gangster. Un muro speciale situato vicino all’uscita mostra le immagini di tutti gli attori che hanno interpretato noti mafiosi in film o serie. Un numero significativo di esposizioni sono interattive; ci sono anche diverse stazioni situate in tutto il museo, dove vengono riprodotti in loop filmati rilevanti.
Al primo piano c’è un negozio di souvenir. Usando foto, testi, display, tecniche interattive, esposizioni pratiche e altri metodi museali di prima classe, il visitatore impara a conoscere la storia del crimine organizzato, il proibizionismo e le opportunità commerciali che esso forniva. I visitatori conoscono i primi casinò di Las Vegas, Howard Hughes, J. Edgar Hoover, le origini dell’FBI, Al Capone, Eliot Ness e molto altro. Un visitatore può sedersi su una sedia elettrica replica, ascoltare le intercettazioni telefoniche reali, allenarsi in un simulatore di addestramento all’uso della forza ed esplorare una mostra interattiva di laboratorio criminale relativa alla scienza forense.
Nell’aprile 2018, il museo ha aperto uno speakeasy e una distilleria completamente operativi nella loro mostra nel seminterrato, The Underground. Lo spazio presenta reperti relativi alla storia culturale dell’epoca del proibizionismo, nonché i contrabbandieri, i trafficanti di rum e i moonshiners che assicurarono agli americani l’accesso ai liquori durante i 13 anni del proibizionismo federale. Il museo distilla il proprio moonshine 100 proof, 100% mais, in un alambicco costruito su misura che si trova nell’Underground. Nel 2019, il Mob Museum ha iniziato a vendere il suo moonshine attraverso i negozi Lee’s Discount Liquor nella valle di Las Vegas. Il moonshine del museo era stato precedentemente disponibile solo presso The Underground.